PIZZA&BIRRA: PASSIONE INTRAMONTABILE PER 1 italiano su 3 MA OGGI I consumi in casa (58%) superano quelli in pizzeria (42%)
Metti una sera a casa con gli amici a mangiar pizza e bere birra. Una ricerca Doxa/AssoBirra conferma la forza di un classico delle serate fuori casa con gli amici (il 36% degli italiani, quando mangia una pizza, sceglie la birra) che, complice la crisi e i nuovi stili di vita, ridiventa un must tra le mura domestiche. Il 59,7% della birra viene infatti acquistato nella grande distribuzione e bevuto in casa mentre il 58% della pizza viene mangiata tra le mura domestiche. La pizza preferita dagli italiani è la Margherita (45%), mentre la birra preferita per questo abbinamento è la media chiara, alla spina, servita con la giusta quantità di schiuma.
Pizza e birra? Matrimonio d’amore, tradizione popolare, allegria garantita… che esce dal “fortino” delle pizzerie per entrare in casa. Da un lato la pizza, amata da 9 italiani su 10. Dall’altro la birra, la bevanda alcolica preferita dagli under 54. Due storie parallele (che gli italiani hanno “scoperto” tra fine Settecento e metà Ottocento) che si sono incrociate nel secondo Dopoguerra diventando per oltre mezzo secolo l’archetipo della via italiana al concetto di fast food… Oggi la crescita della cultura birraria e il rinascimento della tradizione pizzaiola hanno aperto a questi due mondi nuovi orizzonti gourmand, tanto che sarebbe più corretto parlare di “pizze & birre”. Una ricerca commissionata a Doxa da AssoBirra - l’Associazione che rappresenta il 97% del mercato italiano, tra grandi aziende, marchi storici, microbirrifici e malterie - conferma la forza di questo legame, che perdura e si rinnova nonostante la crisi e il cambiamento degli stili di vita. Secondo il sondaggio, realizzato su un campione di 1000 persone rappresentativo della popolazione adulta, un terzo degli italiani (36%) quando mangia una pizza, sceglie la birra. Il quadruplo di quanti (8%) preferiscono il vino, il doppio di quanti preferiscono un soft drink analcolico (16%). Ma c’è una novità: la pizzeria (42% dei consumi) non è più il principale luogo del consumo: il 58% della pizza è gustata tra le mura domestiche. La stessa cosa avviene, anche questa è una tendenza in crescita, per la birra: secondo l’Annual Report AssoBirra, il 59,7% della birra viene acquistato nella grande distribuzione, finendo direttamente nel nostro frigo e venendo poi consumata in casa… Colpa della crisi certo, ma anche di un nuovo stile di vita che, anche a tavola, premia il ritorno alla semplicità e ai prodotti naturali. Una curiosità: anche se la moda della pizza fatta in casa ha conquistato ormai quasi 14 milioni di pizzaioli fai-da-te, la “pizza della pizzeria”, mangiata sul posto (42%) o ordinata e portata a casa (29%), resta sempre la più consumata (71%). Merito anche dell’evoluzione tecnologica di strumenti (box per scooter, borse termiche) che rispetto a 20-30 anni fa ne conservano al meglio calore e croccantezza durante il trasporto a domicilio.
Pizza & birra, per il 58%, un abbinamento dal gusto imbattibile. Specie tra le giovani donne…
Ma perché pizza & birra è un’accoppiata vincente? Per quasi 6 italiani su 10 (58%) è soprattutto una questione di gusto: per il 46% si tratta di un “abbinamento imbattibile”. E c’è un 12% che rincara la dose, sostenendo che “le bollicine della birra sono ideali per assaporare ogni boccone di pizza come fosse il primo”. Ma pizza& birra piace anche perché si tratta di “due prodotti semplici, della cucina popolare ed economica” (39%). Le donne, in particolare le under 35, hanno un debole per questo abbinamento. Per il 65% delle donne (con punte del 70% tra le ragazze tra i 25 e i 34 anni), la pizza è l’occasione di consumo di birra più frequente e apprezzata.
Pizza e birra, se un incontro di sapori mediterranei avviene per caso
E pensare che questo abbinamento è nato per fare di necessità virtù. “Negli anni Cinquanta - racconta Alberto Frausin, presidente di AssoBirra - le pizzerie non avevano la licenza per somministrare alcolici con una gradazione superiore a circa 8% vol. Con vini e spiriti tagliati fuori, spazio alle birre, che solo in rari casi superano quella gradazione e si sono presentate agli avventori delle pizzerie come alternativa alcolica ai soft drink e all’acqua. Questo connubio, tutto italiano, ha funzionato ala perfezione, permettendo alla birra, fino ad allora consumata soprattutto nei bar, di farsi conoscere e apprezzare come bevanda da pasto, per di più in abbinamento ad un peso massimo della nostra tradizione gastronomica. E, non dimentichiamolo, in un contesto low-cost, dato che la pizzeria è il luogo che ha sdoganato presso le classi più popolari il pasto fuori casa, fino ad allora considerato roba da ricchi. La cena in pizzeria della famiglia italiana è un must degli anni Sessanta…”
Bolasco: da pizza&birra a pizze&birre, riscopriamo uno degli abbinamenti più interessanti della nostra tavola
La qualità di questo incontro di sapori è confermata da Marco Bolasco, gastronomo esperto di birra e Direttore editoriale di Piattoforte.it: “Una birra con la pizza… a molti potrebbe apparire un abbinamento scontato ma è uno dei più interessanti che la nostra tavola sappia proporre. Tra gli abbinamenti più classici, come non citare quello tra la pizza Margherita e una Pils ben luppolata. Ma non dimentichiamo l’incontro tra la speziatura intensa di una Weizen e la Marinara, una delle nostre pizze più antiche, da riscoprire. Mentre la Quattro Formaggi, nata al Nord ma amata anche al Sud, è perfetta se accompagnata da una Ale. Ma c’è di più: oggi, la crescita della cultura della birra in Italia ha valorizzato identità, caratteri e sfaccettature di tanti stili e tipologie. Allo stesso tempo, è rinata la tradizione pizzaiola, che ha scelto i migliori ingredienti, la voglia di buoni prodotti del territorio e un po’ di sana creatività come terreno per cimentarsi con il desiderio di grande gastronomia a buon mercato. Una riscoperta gourmet che ha aperto nuovi territori a pizza & birra, tanto che sarebbe più corretto parlare di pizze & birre. Un abbinamento sul quale vale davvero la pena saperne di più.”
Il podio della pizza: Margherita su tutti, poi Napoletana e Diavola. Ma il 57% non ha una pizza “fissa”
Entrando nel merito della ricerca Doxa/AssoBirra emerge che per gli italiani la pizza è spesso un piatto unico (63%), mentre il 37% la accompagna a qualcos’altro, ordinando in genere un antipasto (17%) o un dolce(18%). La tipologia preferita è, per quasi 1 italiano su 2 (45%), la Margherita, con fiordilatte o mozzarella di bufala. Seguono, ma a distanza, la Napoletana e la Diavola con salame piccante (entrambe al 6%). Ai piedi del podio la Capricciosa e la Prosciutto e funghi (5%). Ma oltre la metà degli italiani (57%) ama cambiare sapori e condimenti. A patto che gli ingredienti e le tecniche di preparazione e cottura siano sempre di qualità.
Lievitazione lunga, impasto elastico, ingredienti non umidi e cottura a punto: i segreti della pizza perfetta
Tra i fattori percepiti da cui dipende la bontà di una pizza, incaselliamo soprattutto la qualità della mozzarella (per il 53% del campione) e la buona lievitazione (49%). Si equivale il peso dato agli altri ingredienti-chiave (pomodoro al 43% e farina al 41%), e agli aspetti tecnici come una buona cottura (42%) e l’abilità e la mano del pizzaiolo (39%). A consigliare gli italiani su come riconoscere (o fare in casa) la pizza perfetta, arrivano le indicazioni di chi di pizza se ne intende, come il Maestro Pizzaiolo Pino Arletto: “Fatta in casa o in pizzeria, la pizza deve avere avuto una lievitazione di almeno 24 ore, in questo modo sarà buona e digeribile. L’impasto deve essere elastico, per questo serve una farina con un ricco contenuto proteico che crei una maglia glutinica forte. Sul fronte dei condimenti, ingredienti non eccessivamente umidi sono la chiave per una pizza non acquosa. Per una margherita, ad esempio, meglio utilizzare pomodori pelati e fiordilatte sgocciolati. Per la croccantezza della pizza, il segreto è la lavorazione: una spianatura dolce e in punta di dita è il segreto di una pizza fragrante e al tempo stesso croccante. La cottura, poi, deve durare fino all’imbrunimento. Se troppo lunga si rischia una pizza secca, al contrario una resa umida. Bruciarla è un peccato, per il gusto come anche per la salute…”
Con la pizza? Una birra media, alla spina e con la schiuma. Ma 9 italiani su 10 non si curano dell’abbinamento
Dati Doxa/AssoBirra, la “taglia” di birra più consumata in abbinamento alla pizza è la media da 0,40 l (scelta dal 52%, contro i 23% della birra piccola). Meglio se alla spina (scelta dal 64% del campione, contro il 23% che preferisce quella in bottiglia) e, sempre e comunque, servita con la schiuma (60%), il “segreto” che la rende più buona e digeribile, proteggendola dall’ossidazione e togliendo l’anidride carbonica dal bicchiere... Stupisce semmai che, a fronte di una certa attenzione al servizio della birra, solo il 6% degli italiani sceglie in funzione della pizza scelta e che l’89% di quanti alla pizza accompagnano questa bevanda non si preoccupa dell’abbinamento perfetto.